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Ho incontrato questo giovane e deciso medico per fare due chiacchiere sulla sua attività. Giorgio ha pensato infatti di portare la sua specializzazione a casa dei pazienti, soprattutto quelli con difficoltà a spostarsi; leggiamo che cosa lo ha stimolato a cambiare il tradizionale modo di lavorare dei suoi colleghi.

<<Ho fatto tutti i miei studi a Torino, dove mi sono laureato nel 2006 in Medicina e Chirurgia e poi specializzato in Diagnostica per Immagini nel 2011. Ho scelto questa branca perché affascinato dall’anatomia e dalle immagini radiologiche, oltre che dalla tecnologia. Vedevo il ruolo del Radiologo come una figura centrale tra i vari colleghi nel percorso diagnostico-terapeutico e la pratica ospedaliera me ne ha dato conferma>>.


Chiedo al dott. Mattone di spiegare ai lettori come funziona questa tecnica diagnostica.

<<La mia metodica preferita è sempre stata l’ecografia: essa è basata su un principio fisico molto semplice, l’emissione di ultrasuoni da parte dello strumento e lo studio di come gli stessi si comportano attraversando i vari tessuti del corpo umano. Non emette radiazioni ionizzanti e pertanto non è in alcun modo nociva per la salute, essendo ripetibile senza precauzioni.
Consente inoltre lo studio di quasi tutti i distretti corporei, ad eccezione del sistema nervoso centrale, permettendo spesso di formulare diagnosi senza bisogno di altre metodiche, sia in ambito internistico che muscolo-scheletrico. Uno dei grandi vantaggi dell’ecografia rispetto alle metodiche “pesanti” è la facile trasportabilità dello strumento, soprattutto grazie allo sviluppo della tecnica ed alla miniaturizzazione delle apparecchiature negli ultimi anni>>.

Quindi dalla tecnologia arriva l’aiuto allo specialista, ma anche al paziente.

<<Esatto, si incontrano le due esigenze. Ho iniziato a pensare ad un servizio di ecografia domiciliare la prima volta che ho eseguito un’esame in ambulatorio su di un paziente esterno non deambulante, accompagnato dagli ambulanzieri e da un parente; il malato era già di per sé seccato per avere
abbandonato la sua camera da letto ed ancor di più per essere stato legato alla barella dell’ambulanza per essere trasportato da me. La sua collaborazione fu molto scarsa come quasi sempre in questi casi ed il dispiego di risorse inadeguato al risultato diagnostico. Dall’idea alla messa in pratica il passo è stato breve; così da circa 7 anni offro un servizio di ecografia a domicilio privato nella provincia di Torino, raggiungendo i pazienti a casa con il mio ecografo per eseguire l’esame richiesto dal curante o da loro stessi>>.

Parlando con questo professionista, la prima cosa che si percepisce è la passione.


<<È un lavoro che mi appassiona facendomi sentire un po’ più utile di quanto un’attività ambulatoriale ordinaria possa fare e che viene apprezzato tantissimo dai pazienti e dai loro familiari. La mia utenza si è diversificata con il passare degli anni: se prima della pandemia raggiungevo quasi esclusivamente anziani allettati, oggi mi capita sempre più spesso di visitare pazienti più giovani che semplicemente preferiscono eseguire l’esame a casa, scegliendo giorno ed orario in base ai loro impegni. Mi sforzo di fornire un servizio di qualità, aiutato dall’esperienza in pronto soccorso nel
riconoscimento delle situazioni di urgenza, non infrequenti, sempre in collaborazione con i Medici di base ed i Curanti in genere>>.

Quali sono le malattie per cui chiedono il suo supporto?


<<Sicuramente le patologie addominali sono le più frequenti, colecistiti acute, coliche renali, diverticoliti, follow-up oncologici… Fortunatamente tanti pazienti chiamano anche solo per semplici controlli, preventivi o in caso di alterazioni agli esami ematochimici. Seguono per frequenza le patologie articolari, soprattutto alla spalla (lesioni della cuffia dei rotatori, borsiti…). Poi collo e tiroide, esami di cute e sottocute come per l’escludere di ernie o per controllare tumefazioni varie… e gli esami Doppler venosi soprattutto degli arti inferiori nel sospetto di trombosi venosa profonda. Il mio raggio di azione include la città di Torino con prima e seconda cintura; garantisco la precedenza ai casi urgenti e con qualche giorno di preavviso posso raggiungere anche le valli circostanti (Susa, Lanzo, Sangone ed i comuni più vicini delle province di Cuneo, Asti, Vercelli ed Alessandria)>>.

Devo dire che nel salutare Giorgio sono stata felice di aver constatato che l’amore per il proprio lavoro e per il prossimo ha vari modi di manifestarsi e quello che ho appena raccontato rende onore al Dott. Mattone e a chi, come lui, cerca di andare incontro alle esigenze speciali. Buon lavoro Giorgio!