Purtroppo ci stiamo avviando verso il secondo anno di guerra tra Russia e Ukraina e non si vedono spiragli di fine per il conflitto. Oltre al dolore per le popolazioni civili di entrambi gli schieramenti, che soffrono direttamente o indirettamente le conseguenze dell’invasione, le ripercussioni sull’Europa sono pesanti, soprattutto per ciò che concerne l’energia. Argomento difficile questo, poiché trattasi di pura speculazione, non essendo diminuita la produzione di gas. I bene informati sostengono che l’embargo contro la Russia abbia come unico scopo la vendita del gas liquefatto che arriva da altri Paesi, in primis dagli USA. Infatti prima che la Russia sia operativa per modificare la tipologia di gas trasportato, ci vorrebbero anni, quindi ecco che viene favorita l’economia americana. Il problema vero è che a livello europeo non si sta facendo abbastanza per calmierare il prezzo del greggio, e le imprese dei Paesi che non possono assorbire la differenza di costo, sono sull’orlo del baratro. Colpisce la notizia di oggi su “La Stampa” edizione locale, sulla piscina comunale di Lanzo T.se, che ha lanciato una campagna di raccolta fondi per non chiudere, schiacciata dal caro bollette. I gestori hanno sensibilizzato gli Enti del territorio, che per ora non hanno risposto, ma sono anch’essi stritolati dai rincari, così si sono rivolti ad una società di crowdfunding, Eppela, per cercare di racimolare il danaro necessario a pagare le bollette sospese. Speriamo ce la facciano, come simbolo di un’Italia che non vuole cedere alla non veloce presa di posizione della Politica e dei Governi, noi ci speriamo.