Rivoli, 5 luglio 2025 – Nella magica cornice della Torre medioevale della Filanda di Rivoli si è svolta ieri sera una serata indimenticabile dedicata al tango, capace di intrecciare storia, musica e danza in un abbraccio senza tempo. Il progetto, ideato da Mara Antonaccio, Riccardo Giustetto e Silvia Rista, ha trasformato i tre piani della Torre in altrettanti “quadri viventi”, raccontando attraverso parole, musica dal vivo e passi di danza l’affascinante storia di questo ballo nato ai margini e arrivato a conquistare il mondo.

La serata è stata un vero e proprio viaggio sensoriale e poetico: ogni piano della Torre ha ospitato una tappa di questo percorso emozionante. Dal “Tango delle origini”, tra i conventillos di Buenos Aires a fine Ottocento, dove schiavi africani, immigrati europei e musicisti improvvisati diedero vita a un linguaggio universale, fino all’eleganza parigina del primo Novecento, per approdare infine al tango “ribelle” del periodo della dittatura argentina e alla sua rinascita contemporanea.

La musica dal vivo è stata affidata alla Fisorchestra Bruno Zaggia, formazione storica nata nel 1959 a Grugliasco, oggi diretta dal maestro Jürgen Lieske e rappresentata dal suo manager Alessandra Maria Clerici. Con sette fisarmonicisti, l’orchestra ha accompagnato le esibizioni di maestri ed allievi con brani iconici di Astor Piazzolla e classici del repertorio tanguero, regalando al pubblico un’atmosfera intensa e struggente.

Le esibizioni sono state affidate ai maestri di tango:

  • Riccardo Giustetto ed Eugenia Ricci della scuola Tango Rivoli e Nichelino: Riccardo, ballerino e insegnante con una solida formazione tecnica, ha dedicato anni allo studio del tango tradizionale, portando a Rivoli un tocco di autentica passione argentina. Eugenia, con grazia e forza, ha completato il duo con una danza capace di raccontare emozioni senza parole.
  • Susi Lillo e Piermario Mameli di Tango Indipendente, noti per il loro stile raffinato e la capacità di fondere il tango con una ricerca espressiva personale. La loro storia è legata a un lavoro di diffusione culturale del tango, che da anni porta questa danza oltre i confini delle milonghe tradizionali.

I ballerini si sono alternati alle voci narranti, che hanno letto brani poetici e citazioni celebri tra cui:

  • “El tango es un pensamiento triste que se baila.” (Enrique Santos Discépolo)
  • “Il tango è entrato in Europa col passo dell’immigrato e lo sguardo dell’innamorato.” (Carlos Gardel).

Un grazie speciale alla poetessa Antonia Petrone, che ha letto alcune sue composizioni sul tango e ha omaggiato i presenti con una raffinata edizione su pergamena della lirica “L’abbraccio”.

A completare la magia, il pubblico è stato coinvolto in un aperitivo conviviale curato dalla Pasticceria Moine, prima di immergersi nella milonga serale, che ha animato le sale della Torre fino a tarda notte.

L’evento è stato possibile grazie alla generosa disponibilità della famiglia Rista, proprietaria della Torre, al supporto economico di Monitora.To Srl, alla produzione di Seven Live TV, e alla preziosa collaborazione di Rete 7, che ha documentato la serata.

Una notte di tango e luce, dove ogni passo ha raccontato una storia, ogni nota ha evocato un ricordo e ogni abbraccio ha unito tempi, luoghi e culture diverse. Come recita un verso letto durante lo spettacolo:

“Il tango ci ha insegnato a ballare da soli in due. A far pace col passato. E a ricordare, ballando.”