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Per la prima volta  dalla metà  del XX secolo si svela al pubblico la più  grande collezione privata di sculture antiche preservata fino ai giorni nostri, riunita a Roma dai principi Torlonia in una serie di mostre evento.

Il Louvre accoglie la prima esposizione dei marmi Torlonia fuori dell’Italia, nella splendida cornice degli appartamenti d’estate di Anna d’Austria, appena restaurati, sede delle collezioni permanenti di sculture antiche fin dalla nascita  del Museo del Louvre nel Settecento.

La mostra mette in luce alcuni capolavori della scultura antica e invita ad ammirare i gioielli indiscussi dell’arte romana, scoprendo gli albori della storia dei musei nell’Europa dell’Illuminismo e dell’Ottocento.

La collezione Torlonia è  scaturita dalla passione per l’arte antica dei principi Torlonia, eredi delle pratiche nobiliari della Roma papale, e ambiva ad affiancarsi ai grandi musei pubblici, i Musei vaticani, Musei Capitolini e il Museo del Louvre.

La collezione Torlonia dal 2020 è oggetto di una serie di mostre-evento in grado di offrire al pubblico la possibilità di riscoprire,  dopo una lunga eclissi, la eccezionale raccolta di sculture del Museo istituito da Alessandro Torlonia nel 1876 e chiuso a metà del Novecento.

Le due tappe della mostra a Roma e a Milano, con la curatela di Salvatore Settis e Carlo Gasparri, con l’alta sorveglianza  della Sovrintendenza speciale di Roma, ricostruiscono la collezione a ritroso.

La mostra parigina nasce dalla volontà di presentare al pubblico, in un luogo carico di storia, questa collezione poco conosciuta in Francia, compiendo un viaggio estetico e archeologico fra le opere che la compongono e instaurando un dialogo con le collezioni del Louvre.

La mostra sarà allestita negli appartamenti d’estate di Anna d’Austria e nel loro prosieguo naturale,  la sala detta di Augusto, lo spazio che accoglie l’esposizione delle sculture romane al Louvre dal 1800 quando le sale furono completamente restaurate per ospitare il nuovo percorso espositivo  delle collezioni romane al Louvre.

La presentazione al pubblico di una collezione di sculture antiche di altissimo livello  artistico, accessibile in modo riservato fino a tempi recenti, in uno spazio tradizionalmente  consacrato all’esposizione di scultura fin dagli albori del museo del Louvre, e pertanto con un significato d’importanza rilevante nella storia dei musei, costituisce un triplo evento nel 2024.

La mostra, articolata intorno ai capolavori della collezione Torlonia, rivelerà i generi emblematici della scultura romana, nonché l’eterogeneità dei suoi temi e delle sue formule stilistiche. Sono presenti ritratti, sculture funerarie, copie di celebri originali greci, opere ispirate ai modelli greci dell’età arcaica e classica; figure del tiaso dionisiaco e allegorie rivelano un repertorio di immagini e forme che sono la forza dell’arte romana, mentre si instaura un dialogo tra due raccolte sorelle, le sculture del Louvre e quelle del museo Torlonia. Il fil rouge conserva comunque un’impostazione simile alle precedenti mostre di Roma (Musei Capitolini) e Milano ( Gallerie d’Italia), quella di una cronologia  a ritroso,  con l’idea di evidenziare la storia di grande importanza del Museo Torlonia di Langara, fondato dal principe nel 1875 per accogliere la collezione delle collezioni, decine e decine di busti, rilievi, statue, capolavori, sarcofagi ed elementi decorativi, in tutto oltre 620 capolavori della scultura antica, testimonianze di uno spaccato altamente rappresentativo della storia di Roma dal Quattrocento all’Ottocento, un tesoro in trasferta a Parigi, in attesa della riapertura del museo sancita da un accordo del 2016.

“Un doppio evento – ha affermato la curatrice  Cécile Giroire – sia per la collezione Torlonia per la prima volta fuori dall’Italia sia per gli spazi in cui è stata allestita eccezionalmente, gli appartamenti reali di Anna d’Austria, riaperti dopo 18 mesi di restauri”.