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Torino, 01.03.2023: si possono conciliare sport estremo e buon senso? Una vita avventurosa e una “normale”? Pare di sì. 

Simone Leo, una vita apparentemente normale: classe 1978, nato a Novara, ferroviere, residente a Milano, sposato, un figlio. Ex sedentario sovrappeso, nel 2009 si appassiona di punto in bianco al podismo e diventa un personaggio nel settore. Due libri all’attivo, oltre ad occuparsi di sport, cerca di fare cultura, divulgando la filosofia di una specialità, quella dell’ultra maratona, che lentamente sta salendo alla ribalta anche tra i non appassionati. Per definizione le ultramaratone sono gare più lunghe della distanza olimpica di 42 km e 195 metri oltre i quali si parla appunto di ultra maratona. Spesso in realtà si tratta di competizioni che vanno ben oltre: possono variare dagli oltre 200 km della Novecolli Running fino ai quasi 500 della Atene Sparta Atene e dalle condizioni atmosferiche proibitive come la Badwater nel rovente deserto californiano della Valle della Morte, agli oltre trenta gradi sottozero della Arrowhed in Minnesota [https://pirunner.wordpress.com/2019/02/05/le-sette-sorelle-dellultramaratona/]. Simone non le ha vinte, classificandosi primo: il suo record ancora imbattuto, che lo ha reso noto agli addetti ai lavori di tutto il mondo, è quello di aver portato a termine tutte quelle considerate più lunghe e dure a livello internazionale, al primo tentativo senza essersi mai ritirato. Vale la pena incontrarlo quando, per allenarsi, partecipa alla Maratona di Torino o alla 100 km del Passatore o a qualche altra manifestazione podistica in giro per l’Italia o nel mondo: racconta i momenti più drammatici con l’ironia tipica di chi non si prende troppo sul serio, ma al tempo stesso fa le cose con cognizione di causa, senza mai strafare seppur spostando sempre il limite un po’ più in là. Tra le sue particolarità ha quella di essere portabandiera de La Via della Felicità, una guida scritta da L. Ron Hubbard che ispira a sua volta una campagna internazionale tesa a ripristinare il buon senso attraverso la divulgazione di principi universali di fratellanza, rispetto reciproco e dell’ambiente che chiunque può mettere in pratica quotidianamente.  Come nel resto d’Italia e del mondo anche in Piemonte volontari dei gruppi de La Via della Felicità a Torino, Cuneo e rispettive province ogni settimana si dedicano alla distribuzione capillare dell’opuscolo e le imprese di Simone, che taglia sempre il traguardo alzando l’inseparabile tricolore con il logo de La Via della Felicità, sostengono questa attività informativa, sia nella divulgazione del messaggio, sia attraverso l’esempio di una vita fatta di competenza, tantissimo impegno e sani principi. 

L’obiettivo dichiarato è “una vita migliore” possibilmente per tutti.