«“Paesaggio” designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni» si legge nella Convenzione Europea del Paesaggio (versione italiana, Capitolo 1, art. 1 lettera a), che celebra 25 anni nel 2025!
Grazie a questa Convenzione, ufficialmente sottoscritta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze il 20 ottobre 2000 e ratificata dall’Italia con la legge 9 gennaio 2006 n. 14, il paesaggio viene riconosciuto come elemento fondamentale del patrimonio culturale e naturale d’Europa ed è parte del lavoro del Consiglio d’Europa sulla pianificazione territoriale e sull’ambiente. La Convenzione di Firenze, infatti, si applica all’interno di tutti gli Stati membri e riguarda ogni tipo di paesaggio, da quello straordinario a quello quotidiano che pur svolge un ruolo importante per la comunità che vi si identifica; ma sono poi meritevoli di attenzione anche i paesaggi degradati, ai quali bisogna apportare miglioramenti. Occorre pertanto stabilire e attuare politiche del paesaggio e integrare il paesaggio nella pianificazione urbanistica agricola, sociale ed economica. Oltre a dare una definizione univoca e condivisa di paesaggio, dunque, il trattato internazionale dispone i provvedimenti in tema di riconoscimento e tutela, che gli Stati aderenti si impegnano ad applicare.
Vengono così definite le politiche, gli obiettivi, la salvaguardia e la gestione relativi al patrimonio paesaggistico; riconosciuta la sua importanza culturale, ambientale, sociale, storica quale componente del patrimonio europeo ed elemento fondamentale a garantire la qualità della vita delle popolazioni; e promossa, oltre alla protezione e gestione, la cooperazione internazionale sulle politiche di paesaggio.
In Italia il paesaggio è tutelato dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che risale al 2004, il cui art. 131 sancisce: «Per Paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni». Ma il paesaggio è salvaguardato anche dall’art. 9 della Costituzione, che recita: «la Repubblica… Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni».
La Convenzione dell’Unesco sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale (1972) nel 1992 ha inserito anche i paesaggi culturali tra i siti che possono essere iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale, descrivendoli come «i paesaggi che rappresentano “creazioni congiunte dell’uomo e della natura”, così come definiti all’articolo 1 della Convenzione, e che illustrano l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel tempo sotto l’influenza di costrizioni e/o opportunità presentate, all’interno e all’esterno, dall’ambiente naturale e da spinte culturali, economiche e sociali. La loro protezione può contribuire alle tecniche moderne di uso sostenibile del territorio e al mantenimento della diversità biologica».
La nostra ricchezza naturale, culturale e paesaggistica è inestimabile. Il paesaggio è la grande risorsa dell’Italia, la fonte della sua identità e della cultura nazionale e, non a caso, è il Paese con più siti Unesco al mondo (60).
Il 20 ottobre, giorno dell’apertura alle firme della Convenzione Europea del Paesaggio, è diventato “Giornata Internazionale del Paesaggio” (International Landscape Day).
Per dare attuazione e rafforzare l’attività di sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche legate al paesaggio, come previsto anche dalla Convenzione di Firenze, il DM 457 del 7 ottobre 2016 (art. 1) ha istituito nel giorno 14 marzo di ogni anno la Giornata Nazionale del Paesaggio, dedicata alla promozione della cultura del paesaggio attraverso progetti sull’intero territorio nazionale, in collaborazione fra il Ministero della Cultura e gli altri enti territoriali.
A venticinque anni dalla firma della Convenzione, poi, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge 27 dicembre 2024 n. 201 relativo a misure urgenti in materia di cultura, nell’ambito del quale sono stati stanziati 800mila euro per le celebrazioni del venticinquennale, a riprova della rilevanza che viene attribuita all’anniversario ma soprattutto al paesaggio nazionale, attese le importanti funzioni svolte sul piano naturalistico, culturale, ecologico, ambientale e socio-economico.