S’incontravano ogni mercoledì sera al parco. Luca imboccava l’ingresso sulla destra, superava il chiosco dei gelati, che a quell’ora era ormai chiuso, e lo aspettava seduto sulla panchina accanto alla fontanella grigia. Cesare, invece, entrava dal lato opposto insieme al suo Schnauzer nero: Waffle. Superava rapidamente i tavolini di legno, la pista di pattinaggio, la rampa degli skaters e poi, arrivato accanto alle altalene, rallentava. Lo cercava con lo sguardo. Era lì, sulla panchina, sempre la stessa: le mani al caldo dentro a un cappotto elegante, verde palude. Al collo, invece, la vecchia sciarpa beige. La indossa anche durante il giorno o solo per il nostro incontro? La sua nuova moglie e i suoi figli lo sanno? La indossa davanti a loro? O solo fuori casa, di nascosto? Cesare si poneva ogni mercoledì le stesse domande, mentre sotto le suole frusciava la ghiaia e la figura di Luca diventava sempre più nitida, sempre più grande, e Waffle tirava, tirava e lui pensava forte, più forte del mercoledì prima, e di quello prima ancora, più forte di tutti gli altri mercoledì: Dove la tieni la mia sciarpa, eh? Nel doppio fondo di un cassetto? In una busta? Sotto il materasso? Si fermò per un momento e si disse: “Oggi è il giorno. Oggi glielo chiedo. Basta”. Ma Waffle lo trascinava in avanti, correva scodinzolando verso Luca che vedendolo arrivare gridava: «Eccolo, eccolo!» Si rotolava, gli faceva le feste, gli saltava sulle ginocchia. «Ciao» disse Luca, alzando la testa. Cesare non rispose, guardò Waffle: «Seduto». Il cane si accucciò in mezzo alle loro scarpe. «Allora, come state?» Cesare lo guardò diritto in faccia. «Bene. E voi?». Era la prima volta che diceva “voi” e gli uscì forte, con rabbia, con la stessa rabbia con cui avrebbe voluto strappargli la sciarpa. Luca non rispose, si guardò attorno come distratto, disse solo: «Fa un po’ freddo» e infilò le mani dentro il cappotto. Cesare si morse l’interno della guancia e una goccia di pioggia gli cadde sulla spalla. «E voi? e voi?» lo voleva ripetere, stava per farlo, ma in quel momento, proprio davanti a loro, passò una donna con un labrador. Waffle si alzò in piedi, fece per andargli incontro e Cesare seguì la sua spinta. «È una femmina?» chiese la donna. «No, un maschio». «Oh, tesoro. Che piccolo che è, che bello!». «Quanti anni ha?». «sette». «E tu?». «Quindici». I cani si annusarono la coda a vicenda e Luca e Cesare si sentirono attraversare dallo stesso ricordo. Vivevano ancora insieme ed erano accoccolati l’uno accanto all’altro, sul divano a fiori del salotto, mentre in tv passava il telegiornale delle nove quando Cesare, all’improvviso, alzò lo sguardo e chiese: «Papà, ma perché i cani, quando s’incontrano, si annusano la coda?» Luca non lo sapeva, ma per non deludere Cesare – che era convinto che il suo papà sapesse tutte le cose del mondo – decise di inventare su due piedi una fiaba: «Devi sapere», disse, «che, una volta, quando i cani governavano il mondo, il 31 dicembre di ogni anno, in un albergo di lusso, si celebrava una grande festa elegante e tutti i cagnolini ballavano reggendosi su due sole zampe. Così, i proprietari dell’hotel, due ricchi Chiwawa, per evitare che qualcuno inciampasse tra le code, le facevano appendere tutte all’ingresso, come un cappotto. Un anno però scoppiò un terribile incendio e, nella confusione, ciascun cane, scappando dall’albergo, si attaccò la prima coda che gli capitò a tiro. Così, da quel momento, tutti i cani del mondo si cercano e si annusano, per tentare di ritrovare la propria coda». Lo Schnauzer e il Labrador smisero di annusarsi. La signora tirò a sé il cane, dicendo «Arrivederci». “Arrivederci” penso Cesare, senza riuscire a dirlo. Deglutì forte, poi si voltò e guardando Luca negli occhi finalmente trovò il coraggio di chiederlo: «Papà, la tieni sempre al collo la mia sciarpa, anche adesso che hai un’altra famiglia?». «Certo, sempre. E tu?». «Sempre». «È la mia coda. Lo sai?». «Lo so. La indosserò per sempre. Così, anche se un giorno non vorrai più vedermi, anche se deciderai di odiarmi, so che prima o poi…». «Ti verrò a cercare».
Articoli recenti
Categorie
Archivio
- Aprile 2025
- Marzo 2025
- Febbraio 2025
- Gennaio 2025
- Dicembre 2024
- Novembre 2024
- Ottobre 2024
- Settembre 2024
- Agosto 2024
- Luglio 2024
- Giugno 2024
- Maggio 2024
- Aprile 2024
- Marzo 2024
- Febbraio 2024
- Gennaio 2024
- Dicembre 2023
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Gennaio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
Contatti
Magazine le 3 Valli
Periodico di informazione delle Valli Sangone, Susa e
Chisone
Tel. +39 01119620161
Tel. + 39 329 889 6275
3valli@7live.tv