Viviamo in una società iperstimolante, caotica, dove la velocità è premiata più della presenza e dove “sentire troppo” viene ancora visto come un limite.
Eppure, esistono persone che non possono spegnere la propria capacità di percepire a fondo: sono le persone altamente sensibili (PAS).
Per queste anime profonde, la spiritualità non è solo una ricerca personale, ma un vero e proprio strumento di sopravvivenza e crescita.
In questo articolo desidero raccontare quanto può essere preziosa la dimensione spirituale per le persone sensibili, e offrirti alcuni strumenti semplici ma efficaci per coltivarla nella quotidianità.
Chi sono le persone altamente sensibili?
Il termine Highly Sensitive Person (HSP) è stato coniato dalla psicologa americana Elaine Aron, e descrive chi possiede un sistema nervoso particolarmente ricettivo, capace di assorbire ed elaborare le informazioni dell’ambiente in modo più profondo e sottile.
Le PAS:
- percepiscono facilmente le emozioni altrui,
- sono molto sensibili agli stimoli ambientali (rumori, luci, odori, disordine…),
- si sentono sopraffatte e angosciate in ambienti caotici o relazioni invadenti,
- hanno bisogno di tempo e silenzio per ricaricarsi,
- vivono le emozioni (anche le gioie) con grande intensità.
Non si tratta di un disturbo, ma di una predisposizione naturale, che può diventare una risorsa preziosa se ben compresa e integrata.
Spiritualità: un linguaggio naturale per le PAS
Spesso le persone sensibili manifestano fin da molto giovani un interesse per la dimensione spirituale. Si pongono domande esistenziali.
Si sentono legate alla natura, agli animali, all’arte, all’energia delle persone e degli spazi.
In loro è presente un bisogno di senso che va oltre la superficie delle cose.
La sana spiritualità può offrire alle PAS:
- un rifugio interiore, dove non devono difendersi ma semplicemente essere;
- una lente attraverso cui dare significato alle proprie emozioni profonde;
- una via di espressione autentica, fuori dagli schemi imposti;
- un ritmo più umano, che rispetta il bisogno di lentezza, silenzio e profondità.
Strumenti spirituali per persone altamente sensibili
Ecco alcuni strumenti che spesso consiglio nel mio lavoro, calibrati sulle caratteristiche tipiche delle PAS.
L’obiettivo non è “fare di più”, ma coltivare un senso di centratura e nutrimento interiore.
1. Respirazione consapevole (3 minuti al giorno)
Spesso le PAS trattengono il respiro nei momenti di sovraccarico.
Una pratica semplice è fermarsi, appoggiare le mani sull’addome, e inspirare contando fino a 4, espirando fino a 6.
Ancorare l’attenzione al respiro riduce l’iperstimolazione e riporta a casa.
2. Diario del sentire
Scrivere ogni giorno (anche solo poche righe) su:
- cosa ho sentito oggi?
- cosa mi ha toccato profondamente?
- cosa mi ha fatto sentire “fuori asse”?
Questo aiuta a dare voce e significato al vissuto, evitando di reprimerlo o esserne travolti.
3. Contatto con la natura (anche 10 minuti sono sufficienti)
Le PAS hanno una connessione naturale con alberi, animali, suoni e odori della terra.
Una camminata consapevole, un giardino, o anche solo stare scalzi sul prato possono diventare una pratica spirituale radicante.
4. Piccoli rituali quotidiani
Accendere una candela, creare un piccolo altare, preparare un tè con intenzione, ascoltare un brano che eleva. Le PAS traggono beneficio dai rituali semplici che danno forma al tempo e allo spazio.
Spiritualità e psicologia: un’alleanza possibile
Nel mio approccio olistico, integro psicologia, meditazione, tecniche energetiche, costellazioni familiari e ascolto profondo per accompagnare le persone altamente sensibili a scoprire che il loro sentire non è un errore da correggere, ma un dono da accogliere.
Quando la psicologia si apre alla spiritualità, il lavoro abbraccia l’essere nella sua totalità.
Dalla sopravvivenza all’espressione
La persona sensibile spiritualmente connessa non si chiude più nel silenzio o nella paura del giudizio, ma impara a:
- accogliere i propri tempi,
- esprimersi in modo autentico e profondo,
- costruire relazioni più sane e vere,
- sentire il mondo senza esserne travolta.
Per le persone altamente sensibili, la spiritualità non è un lusso né una fuga: è una via concreta per radicarsi, fiorire e portare luce nel mondo attraverso la propria unicità.
È importante che le Persona Altamente Sensibili cerchino uno spazio interiore di quiete.
Il sentire sensibile è prezioso, e merita una vita che gli somigli.
L’importantissima cautela maggiore che è necessario avere è di rivolgersi a professionisti che abbiano un’esperienza provata e un atteggiamento che non si imponga su argomenti importanti come quelli spirituali.
Dott.ssa Myriam Lopa
Psicologa olistica
Breve bio:
Chi è Myriam Lopa
Myriam Lopa è psicologa clinica olistica, facilitatrice di costellazioni familiari e accompagnatrice nel percorso di crescita personale.
Con un approccio integrato che coniuga strumenti della psicologia, tecniche corporee ed esplorazioni energetiche, sostiene le persone nel riconnettersi alle proprie radici profonde e nel ritrovare equilibrio tra mente, corpo e anima.
Attraverso il suo lavoro, promuove la consapevolezza del sé come parte di un sistema più grande, in un cammino di riconciliazione e trasformazione interiore.
www.myriamlopa.it