“Macchie, Storie e Pelle”: Torino Tattoo Convention 2025, di Alex Fersini
Torino si prepara a vivere fine settembre come una grande tela dove disegni, parole e storia si fonderanno. Dal 26 al 28 settembre 2025, l’Inalpi Arena ospiterà la Torino Tattoo Convention, manifestazione che per tre giorni trasformerà la città in un punto di riferimento europeo per l’arte del tatuaggio. In parallelo, mercoledì sera, alle ore 18 al Circolo dei Lettori, è stato presentato il libro Macchia. Manuale d’amore sul tatuaggio di Massimiliano Giorgio Fabris, intervistato da Denise Paradiso di Mondo Japan. Un’occasione per riflettere su origine, estetica e significato di questa pratica universale, che arriva nel cuore della convention non come corollario, ma come anima culturale.
Chi è l’autore e di cosa parla il libro “Macchia. Manuale d’amore sul tatuaggio”
Massimiliano Giorgio Fabris, già noto nel panorama culturale per la sua attenzione alle arti visive, con Macchia. Manuale d’amore sul tatuaggio (BeccoGiallo Edizioni) offre un viaggio tra le origini, le trasformazioni e l’esperienza contemporanea del tatuaggio. Il libro esplora il tatuaggio non solo come decorazione corporea, ma come forma espressiva che intreccia storia, identità personale e memoria collettiva.
Nel testo, Fabris discute domande fondamentali: quando sono comparsi i primi tatuaggi? Come è cambiata la percezione sociale, da pratica marginale a espressione artistica riconosciuta? Tra le sue pagine, le illustrazioni (firmate da Ernesto Anderle, Sakka, Officina Infernale), la copertina curata da Elisa Seitzinger, e una narrazione che unisce aneddoti («stelle pregne» di inchiostro) e riflessioni critiche.
L’intervista con Denise Paradiso ha approfondito il tema dell’amore che sta dietro al tatuaggio: non solo l’amore per l’arte, ma l’amore verso il corpo, verso il ricordo che si vuole imprimere sulla pelle. Fabris ha parlato della “via dell’inchiostro”, del confronto con le classiche tecniche, del passaggio da stigma a celebrazione estetica e culturale.
La Torino Tattoo Convention 2025: numeri, forma e funzione
La Torino Tattoo Convention 2025 si prepara a vivere un’edizione che già sulla carta promette di superare tutte le precedenti. L’appuntamento è fissato dal 26 al 28 settembre all’Inalpi Arena, in corso Sebastopoli 123: uno spazio ampio e moderno, pronto ad accogliere la comunità del tatuaggio in tutte le sue sfumature.
Per tre giorni la città sarà il punto di incontro di circa 300 tatuatori, italiani e internazionali, che lavoreranno fianco a fianco portando sul corpo dei visitatori la propria firma artistica. Attorno a loro, una fiera che conta oltre 250 stand: non solo aghi e inchiostro, ma anche espositori di abbigliamento, editoria, accessori e strumenti professionali, a testimoniare come il tatuaggio oggi sia un universo culturale completo.
Il programma è ricco: più di 20 contest in cui gli artisti si sfideranno dal vivo, con categorie che spaziano dal realismo al tradizionale, dal blackwork al giapponese. A fare da cornice, dj set, spettacoli live, mostre e talk che renderanno la convention un evento da vivere anche oltre il tatuaggio.
Quanto al pubblico, le aspettative sono alte: gli organizzatori parlano di almeno 15.000 visitatori, ma il trend delle ultime edizioni lascia immaginare numeri ancora più consistenti. Un flusso che conferma Torino come una delle capitali europee della body art.
Tendenze emergenti dal mondo del tatuaggio italiano
Dal materiale fornito dalla Tattoo Convention e dalle riflessioni di Fabris emergono alcune tendenze che sembrano dominare il panorama italiano:
- Età della clientela: interessa una fascia giovane-adulta, particolarmente tra i 26-35 anni, ma non mancano persone più giovani consapevoli, e una percentuale rilevante di persone over 35 che hanno già esperienza con tatuaggi multipli. (Questo trend è riferito nelle analisi raccolte dagli artisti partecipanti).
- Stili più richiesti: realismo (sia ritratti che soggetti naturalistici), fine line, blackwork, stili orientali/traditional. Anche la linea comics / anime ha visto un incremento, specialmente nelle giovani generazioni (gioco visivo, estetica fumettistica).
- Personalizzazione: sempre più richieste su disegni esclusivi, collaborazioni dirette cliente-tatuatore, uso di elementi identitari. Non è raro che i tatuaggi siano costruiti su misura, combinando più stili o tecniche.
- Dimensioni e costi: ci sono richieste crescenti per tatuaggi di media o grande dimensione; il costoso realistico o il full body non sono più appannaggio solo di appassionati storici, ma entrano in discussione anche per chi cerca opere più incisive sul corpo.
Queste tendenze sono coerenti con quanto raccontato da Macchia, dove Fabris sottolinea come il tatuaggio sia passato da pratica alternativa a linguaggio personale riconosciuto socialmente, via via abbandonando stigmi e semplificazioni.
Dove si inserisce Macchia nella convention
Domenica 28 settembre dalle 13:30 – 14:30 sarà presentato il libro Macchia con Massimiliano Giorgio Fabris in un talk/intervista pubblica al pubblico della convention. Sarà un momento dedicato non solo ai fan del tatuaggio, ma a chiunque voglia capire cosa significa tatuarsi oggi, tra estetica, identità e impegno personale.
La scelta di inserire il libro nel cuore della manifestazione riflette una volontà di dare significato culturale, non solo visivo, all’arte del tatuaggio: non solo show, ma riflessione e racconto. Il dialogo con Denise Paradiso e con il pubblico aiuta a scandire la relazione tra le immagini che si imprimono sulla pelle e le storie che quelle immagini custodiscono.
Il tatuaggio oggi non è più solamente un segno visivo: diventa narrazione, identità individuale, memoria corporea. Macchia mette in luce, come poche opere recenti, la doppia anima del tatuaggio: artistica e personale. Fabris richiama la storia – dalle antiche incisioni alle culture tribali – ma non manca di fotografare il presente, fatto di stili ibridi, richieste complesse, dialogo cliente-artista, consapevolezza crescente della cura, della sanità, del diritto al rispetto.
Allo stesso tempo, la Torino Tattoo Convention contribuisce a questo cambiamento sociale: non solo offrendo opportunità di tatuarsi, ma facendo emergere voci, stili, esperienze. L’inclusività (accoglienza, accessibilità, diversità di punto di vista) è diventata parte integrante della manifestazione, come del libro.