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In questi giorni Torino ospita la tournée europea e italiana del maestro Jorge Firpo, grazie all’organizzazione del maestro rivolese Riccardo Giustetto, amico fraterno di Jorge. Firpo è un prestigioso docente di tango, ballerino e coreografo, che è diventato portavoce nel mondo di questo meraviglioso ballo. Non avevo mai visto prima Jorge, se non in foto e Riccardo me ne ha parlato talmente bene e con affetto durante le nostre lezioni, che non vedevo l’ora di incontrarlo di persona. Mi sono trovata di fronte un viso aperto, accogliente, una semplicità e una cordialità non scontate. Nel mondo del ballo, purtroppo, spesso ci si scontra con atteggiamenti da divo, che nulla hanno a che vedere con la grandezza del vero signore. Ecco, Jorge è un gentile signore d’altri tempi, elegante, garbato e sorridente; attenzione a pensare che sia un sempliciotto: è un uomo consapevole della sua capacità e della sua storia, ma entrambe non hanno intaccato la sua vera natura di argentino di origini italiane, verace. <<In mi sangre scorre sangue italiano, la famiglia di papà era di Genova, quella di mamma, napoletana>>. Ne va orgoglioso Jorge e sottolinea come un filo nascosto leghi il suo cuore al nostro Paese e al tango.

Vederlo insegnare, ascoltare la semplicità con cui lo fa, paziente e propositivo anche con i principianti, da una bella lezione di vita. Jorge si considera un milonguero popolare che, senza dimenticare mai i fondamenti del tango appresi dal padre, si è perfezionato sulle assi polverose del palcoscenico, guardando, rubando l’arte e crescendo con ballerini di livello internazionale. Ha partecipato a numerosi festival e spettacoli in giro per il mondo, prendendo parte in molteplici esibizioni di tango.

Durante la sua lunga carriera ha condiviso il palcoscenico con grandi nomi del tango come Juan Carlos Copes e Maria Nieves; insegna tango argentino dal 1983 in centri culturali, università e scuole. È socio fondatore della “Asociacion de Maestros, Bailarines y Coreografos de Tango Argentino”, direttore artistico del “World Tango Festival” e della “Escuela Argentina de Tango” in cui è anche professore.

Ho avuto il piacere e l’onore di ballare con lui e ho amato il suo modo garbato nel correggermi con delicatezza, senza farmi pesare l’inesperienza; si sentiva l’intensità passionale del ballo delle milonghe di quartiere, in cui nessuno è maestro e tutti sono re, perché rispettano l’essenza del tango.

Potete ammirarlo e partecipare ai suoi stage, che trovate su Faitango o seguirlo sui social, che anima con belle foto e magnifici video di esibizioni. Grazie Riccardo ed Eugenia per averlo condiviso con noi, grazie a Carla Pochettino, grande ballerina e maestra che lo ha accompagnato negli stage e grazie a te, Jorge, piccolo-grande maestro, di cui il mondo del tango deve essere fiero. Hasta alla proxima ves in Italia, prometto di diventare una ballerina migliore.