Vaccini anti-Covid e tumori nei giovani: ci sono correlazioni? Cosa dicono gli studi? di Mara Antonaccio
Dedicato a Maroua, Davide, Giuliana…
Sono sempre stata appassionata di Scienze e Medicina, a 10 anni studiavo sui libri di anatomia di un biologo amico di famiglia. Questa passione mi ha permesso di frequentare il corso di laurea in Biologia e poi in Medicina, seguire innumerevoli master e tutt’ora mi appassiona. Sono sempre stata fiduciosa nel metodo scientifico e favorevole ai vaccini; da quando Jenner mise a punto il primo contro il vaiolo, miliardi di persone sono state salvate. La recente epidemia di Covid, la prima nell’era della “grande comunicazione”, con la sua emergenza sanitaria ha riaperto il dibattito sulla loro utilità e sollecitato l’opinione pubblica, a volte prima di stimolare la comunità scientifica, addirittura a volte l’ha preceduta o condizionata.
Direi che il virus è stata l’informazione stessa e che non è stato solo un virus a infettarci. È stata la paura, amplificata in tempo reale dai nostri schermi. C’è stata una vera e propria epidemia parallela: quella dell’informazione; la pandemia di Covid-19 non ha infatti generato soltanto una crisi sanitaria: ha scatenato una pandemia comunicativa.
Per la prima volta nella storia, un’emergenza globale si è sviluppata in contemporanea con un flusso di informazioni continuo, planetario, incontrollato.
Da parte loro i Social network sono divenuti il laboratorio del panico e del consenso, di amplificazione emotiva.
Il risultato? Una sfiducia crescente verso le fonti ufficiali della Scienza, il complottismo e una sensazione diffusa di manipolazione, che forse ha condizionato anche noi tecnici. Il tempo della scienza è lento, richiede prove, revisioni, dubbi, studi e l’epidemia non ne ha dato, impedendo una lunga sperimentazione dei vaccini usati e una sicurezza assoluta del loro uso, che ancora manca.
Perché faccio questo lungo preambolo? Perché negli ultimi mesi la mia vita professionale (mi occupo anche di nutrizione oncologica) è stata funestata dalla presa in carico di giovani pazienti affetti da tumori dalla comparsa repentina, violentissimi e, purtroppo incurabili, mortali.
Di fronte a queste storie terribili la mia fede scientifica ha vacillato, come quella religiosa, e non ho potuto fare a meno di pormi un interrogativo professionale ed esistenziale: esiste un collegamento tra i vaccini anti-Covid a mRNA e l’aumento dei tumori, in particolare nei giovani?
Negli ambienti medici e sui social si parla sempre più di “tumori turbo”, definizione spettacolare, che ha acceso il desiderio della comunità scientifica di capire se esista un riscontro clinico a questo accostamento. A sostegno del dibattito è giunto un ampio studio osservazionale coreano, pubblicato nel 2024, che ha analizzato oltre 8 milioni di persone. I ricercatori hanno rilevato un aumento statistico di alcuni tipi di tumore (tiroide, colon-retto, polmone, mammella) entro un anno dalla vaccinazione, sia con vaccini mRNA sia con altri tipi.
Tuttavia è stato sottolineano che si tratta di associazioni, non di prove causali.
In altre parole: i dati mostrano una coincidenza temporale, ma non dimostrano che il vaccino provochi il tumore. La correlazione non è causalità: gli studi osservazionali possono essere influenzati da fattori confondenti: accetto il limite della tempistica.
Chi si vaccina ha spesso un maggior contatto con il sistema sanitario, quindi è più probabile che gli venga diagnosticato un tumore in fase precoce.
Inoltre, un anno è un periodo troppo breve per l’insorgenza di molti tumori solidi, che richiedono anni o decenni per svilupparsi.
Le posizioni della comunità scientifica sono decise: secondo OMS, EMA, ISS e numerose società oncologiche, non esiste oggi alcuna evidenza solida di un legame causale tra vaccini mRNA e tumori. I vaccini, ricordo ai lettori, non interagiscono con il DNA, non entrano nel nucleo delle cellule e vengono rapidamente degradati. A questo proposito sono state citate le nanoparticelle lipidiche che trasportano l’mRNA, peraltro studiate da anni in oncologia per veicolare i farmaci chemioterapici all’interno delle cellule neoplastiche e che non hanno mostrato ad oggi proprietà cancerogene, anche questo va detto.
Riporto un’analisi fatta da Science Feedback e altri enti di fact-checking scientifico, che hanno smentito la teoria dei “turbo tumori”, spiegando che i casi segnalati sono aneddotici e non supportati da statistiche né da meccanismi biologici noti.
Mi riservo di attendere altri studi seri a riguardo; il tema rimane sensibile perché la pandemia ha cambiato il rapporto fra cittadini e scienza: molti pretendono spiegazioni chiare e trasparenti.
La comunicazione scientifica non è sempre stata tempestiva, e l’uso di termini come “nuove tecnologie genetiche” o “RNA modificato” ha alimentato diffidenze.
I colleghi con cui mi sto confrontando e la lettura degli studi che sempre più numerosi stanno emergendo, affermano che per verificare se esiste un legame reale tra vaccino del Covid e insorgenza aumentata dei tumori, giovanili e non, servono studi longitudinali, con follow-up di molti anni e campioni diversificati per età, sesso e condizioni pregresse.
Servono anche ricerche sui meccanismi biologici, per verificare se ci siano alterazioni del sistema immunitario o processi infiammatori persistenti.
Al momento, con onestà professionale, devo affermare che nessun dato conferma che i vaccini possano indurre trasformazioni tumorali e che resto sempre favorevole a quelli di testata innocuità, seppure portatori di reazioni avverse in una bassissima percentuale.
La scienza non chiude mai le porte agli studi e le conclusioni sono queste: per ora non ci sono prove che i vaccini anti-Covid favoriscano i tumori nei giovani o negli adulti, i dati vanno interpretati con cautela, evitando tanto la negazione cieca quanto l’allarmismo infondato, la verità si trova nella complessità, non negli slogan.
Devo inchinarmi al metodo scientifico e gestire la ridda di emozioni che le giovani vite spezzate di questi pazienti hanno provocato in me, ma non posso negare che un piccolo tarlo stia rosicchiando la superficie della mia coscienza e delle mie convinzioni più profonde.
Fonti per approfondimenti
- Lee et al., 2024 – Korea National Health Insurance Service study
- World Health Organization (WHO): COVID-19 vaccines safety update
- Science Feedback, “No evidence that mRNA vaccines cause cancer”
- European Medicines Agency (EMA): Safety of mRNA vaccines
- National Cancer Institute (NCI): Myths about COVID vaccines and cancer