Torino, 20 maggio 2025 — La XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino si è chiusa lunedì 19 maggio con un’affluenza di pubblico che ha superato ogni aspettativa: 231.000 visitatori, confermando il ruolo centrale della manifestazione nel panorama culturale italiano. Un appuntamento che, per cinque giorni, ha reso il Lingotto un epicentro di idee, letture e incontri in cui “Le parole tra noi leggere” – tema guida di quest’anno – si sono trasformate in uno spazio collettivo di riflessione, leggerezza e pensiero critico.

Numeri e partecipazione: una macchina organizzativa imponente

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale del Salone, quest’anno l’evento ha raggiunto 977 spazi espositivi, 70 sale e oltre 2.500 appuntamenti al Lingotto, a cui si aggiungono 800 eventi del Salone Off diffusi sul territorio. Il giorno con il maggiore incremento di presenze è stato il giovedì (+11% rispetto al 2024), mentre il sabato si conferma la giornata con più affluenza.

Innovazioni tecnologiche come il nuovo sistema di prenotazione online, una biglietteria interna riorganizzata e l’aumento dei servizi igienici hanno migliorato notevolmente l’esperienza dei visitatori. Il 94,5% dei biglietti è stato acquistato online e gli abbonamenti sono aumentati del 37%.

Un dato significativo è l’età media del pubblico: il 49% dei visitatori è under 35, segno evidente di un Salone sempre più attrattivo per le nuove generazioni. Il visitatore più giovane? Elia, 53 giorni di vita, presente con la sua famiglia.

Il Salone 2025 ha mantenuto l’impegno a riflettere la complessità del presente. Le otto sezioni tematiche (arte, cinema, editoria, informazione, leggerezza, romance, romanzo, crescere) sono state curate da personalità come Luciana Littizzetto, Erin Doom, Matteo Lancini, Francesco Costa e Melania Mazzucco.

Tra i temi più trattati: femminismo, giovani e futuro, spiritualità, guerra e pace, intelligenza artificiale, relazioni affettive e salute mentale. Questa pluralità di sguardi è stata apprezzata da un pubblico eterogeneo, che ha riempito sale e stand con entusiasmo costante.

Ospiti e appuntamenti memorabili

Tra i nomi internazionali più seguiti: Emmanuel Carrère, Tracy Chevalier, Paul Murray, Émmanuel Carrère, Mircea Cărtărescu, Etgar Keret, Adania Shibli, David Quammen, Joël Dicker, Jean Reno, Victoire Tuaillon, Scott Turow e Penelope Douglas.

Tra gli italiani: Alessandro Barbero, Luciano Ligabue, Zerocalcare, Ornella Vanoni, Antonio Scurati, Salmo, Cecilia Sala, Donatella Di Pietrantonio, Daria Bignardi, Concita De Gregorio, Roberto Saviano e Antonello Venditti.

Grande successo per la sezione Romance Pop-Up, con oltre 3.600 lettrici e 52 autrici coinvolte in eventi di firmacopie e incontri tematici presso l’UCI Cinema del Lingotto. Le 9.120 prenotazioni disponibili sono andate esaurite in meno di un’ora.

Lo spazio Bookstock, dedicato ai più giovani, ha accolto invece 27.692 studenti e docenti da tutta Italia. Tra le iniziative più riuscite: “Un libro tante scuole” con Il corpo di Stephen King, il progetto “Adotta uno scrittore”, e l’area BookLab per la formazione editoriale.

Nel Rights Centre, dedicato ai professionisti dell’editoria, si sono tenuti oltre 4.100 incontri B2B tra editori, scout, agenti e produttori cinematografici provenienti da 39 Paesi.

Notevole anche la partecipazione al Premio Strega Europeo, assegnato a Paul Murray per Il giorno dell’ape, e al nuovo Premio Ernesto Ferrero – Fondazione CRT assegnato a editori innovativi come Tamu, Sabir Editore e Edizioni Henry Beyle.

Un Salone con lo sguardo al futuro

Tra le tante novità, il Publisher Centre ha debuttato come spazio per librai, editori e influencer, mentre l’area Gastronomica curata da Slow Food ha unito cultura e cibo.

Il Bosco degli Scrittori, nel padiglione Oval, ha ospitato 40 eventi legati alla sostenibilità, con analisi scientifiche sui benefici del verde negli spazi indoor. E per il pubblico social, il Salone ha raggiunto 7,8 milioni di utenti con una community giovane e molto attiva su TikTok e Instagram.

La prossima edizione, nel 2026, avrà come ospite d’onore la Grecia, anticipazione accolta con entusiasmo durante la conferenza conclusiva.

Il Salone 2025 si è dimostrato molto più di una fiera del libro: un laboratorio sociale e culturale, un punto di incontro tra mondi e generazioni, un evento che non teme la complessità, ma anzi la abbraccia. “Le parole tra noi leggere” si sono rivelate, ancora una volta, fondamenta su cui costruire dialogo, identità e futuro.